sabato 16 febbraio 2008

riflessioni

"Il futuro italiano" è nato per cambiare le cose partendo dalla voglia e dalle idee dei giovani.
In questi mesi di accesi dibattiti è di importanti eventi che hanno dato una chiara idea del degrado dello stato che abbandona i suoi cittadini pensavo che ci fosse una risposta maggiore: invece devo ricredermi: attorno a me sento parlare solo di Berlusconi e di Veltroni come se la politica fossero solo loro due; come se, non appena si vede la loro faccia, ci si dimenticasse cosa hanno combinato in questi anni in cui a fasi alterne si sono succeduti.
Evidentemente i problemi non sono poi così gravi come sembrano; evidentemente non è vero che la nostra economia è in procinto di morire; evidentemente non siamo sommersi di prodotti Cinesi e di Tasse ovunque e molto probabilmente gli Italiani hanno il portafoglio gonfio di soldi perchè, se così non fosse, ci avrebbero dato più ascolto e non discuterebbero se sia meglio Berlusconi, veltroni, prodi o chialtri.
Oppure c'è un altra alternativa: i problemi ci sono ma i giovani non li vogliono vedere: Vogliono vivere in un mondo dorato fino a che un bel giorno non si risvegliano col culo a terra!!
Mah...

2 commenti:

asino89 ha detto...

mi sembra un po' facilona l'accusa contro i "prodotti cinessi", le "tasse ovunque" e i politici in generale...
Credo che i giovani siano generalmente disinteressati alla politica perchè nessuno vede in essa la possibilità di un mondo migliore...
In generale credo che sia difficile per nuove idee, come le vostre, venire fuori senza un sostegno economico per un po' di pubblicità... Diciamocelo... E' improbabile che un partito possa nascere da un blog... A meno che non si posseggano i contatti e le conoscenze di Beppe Grillo...

Unknown ha detto...

Nessun attacco alla politica attuale è sbagliato o facilone perchè il "frutto della malapolitica"lo si vive ogni giorno in ogni situazione quotidiana che va dalla bolletta dell'enel alla strada per andare a lavoro...!
Per quanto riguarda i prodotti cinesi, beh:guarda un paio di etichette e poi ne riparliamo.
Per il resto puoi avere anche ragione tu.